sabato 3 maggio 2008

Supramonte di Orgosolo
Tutti i Giorni

A bordo di spaziosi e confortevoli fuoristrada, ci trasferiamo nell’entroterra della Sardegna. Il paesaggio è affascinante e ricco di scorci inediti.
Il Supramonte di Orgosolo, famoso per i suoi antichi Murales immerso nella natura incontaminata è la nostra meta.
Qui visiteremo le antiche foreste millenarie fino a raggiungere una voragine carsica circondata da querce e tassi secolari. Attraverseremo una distesa di calcare bianchissimo dove i ginepri fanno da cornice ad antiche carraie un tempo attraversate dai soli pastori transumanti.
Per il pranzo saremo ospiti di una azienda agrituristica dove potremmo osservare il cervo sardo ed alcune specie di fauna endemica.
L’ ospitalità è garantita da chi da anni lavora nel turismo rurale.
All’interno dell’azienda sarà possibile rinfrescarsi in una piccola piscina, circondata dai tavolini all’ombra dei lecci, una sosta inedita per queste località. Gusteremo l’aperitivo prima del prelibato pranzo tipico. Il maialetto arrosto, cotto sapientemente alla brace, il buono e corposo vino Cannonau, saranno accompagnati dai salumi tipici di questa zona.
Il rientro nel pomeriggio ci consente di osservare panorami unici, che solo nel cuore della Barbagia è possibile osservare...

Arcipelago della Maddalena
Spargi • Budelli • S. Maria | Tutti i Giorni | Pulman: Lunedì, Mercoledì e Venerdì

Ore 8:00 partenza da Orosei, o dai luoghi convenuti. Ore 10:00 circa arrivo a Palau, operazioni d’imbarco. Ore 10:20 Partenza, costeggiando l’isola di Santo Stefano, Villaggio Valtur, Baya Nelson, l’incantevole Porto Raphael con le sue splendide e lussuose ville affacciate sul mare e Punta Sardegna con il caratteristico faro. Costeggiando quest’ultima, diretti verso l’isola di Spargi vedremo l’isola dei Gabbiani, la spiaggia di Cala di Trana, la costa di S. Teresa di Gallura e le caratteristica Roccia dei Cornuti.

Arriveremo dopo soli 15 minuti di piacevole navigazione sull’isola di Spargi nella splendida baia di Cala Corsara dove effettueremo una lunga sosta sulla spiaggia con poi pranzo a bordo offerto dal comandante e dai marinai. Sull’isola di Spargi durante il famoso giro delle rocce, potrete fotografare a pochi metri le caratteristiche rocce granitiche della Teste della Strega, la Roccia dello Stivale d’Italia e il Cane Bull-Dog. Riprenderemo il nostro vasto itinerario costeggiando le splendide spiagge di: Cala Soraya, Cala Connari, Cala dell’Amore e Cala Granara.

Navigando nelle Bocche di Bonifacio con rotta nord verso l’Isola di Budelli scorgeremo la vicina Corsica con Bonifacio e le sue caratteristiche Falesie:
arriveremo nel rinomato Parco della Madonna dove solo la nostra imbarcazione effettuerà un’altra lunga sosta su questa meravigliosa ed unica spiaggia (salvo condizioni meteo proibitive, in cui la sosta verrà variatascegliendo un’altra spiaggia).
Ci dirigeremo verso la fantastica Spiaggia Rosa, solo per una sosta fotografica, dato i divieti presenti su questa spiaggia. Proseguiremo verso l’Isola di S. Maria dove è prevista un’altra visita con sosta nella bellissima spiaggia omonima e il caratteristico Faro.
Costeggeremo il versante nord-est dell’Isola della Maddalena, dove potrete ammirare e fotografare le bellezze di Cala Francese, con le cave di granito, La Madonnina dei Pescatori, La Costa Sud della Maddalena, dove riusciremo ad individuare in panoramica l’Isola di Caprera... Arrivando e concludendo la gita a Palau intorno alle 17:30 circa.



Golfo di Orosei IN mOTONAVE
Tutti i giorni

L'escursione che vi proponiamo e senza dubbio la più completa e vi farà scoprire le bellezze della costa orientale della sardegna accessibili solo dal mare.

Potrete ammirare le grotte calcaree e le altissime scogliere a picco sul mare interrotte da splendide calette fino ad arrivare alla spettacolare Cala Goloritzè monumento naturale del Golfo di Orosei.

La partenza e prevista per le ore 9 dalla Marina Centrale di Orosei

L'escursione inoltre prevede la sosta in spiaggia di almeno 1 ora in ciascuna delle tre piu belle e famose calette del golfo: Cala Luna, Cala Sisine e Cala Mariolu.

Altra attrattiva del golfo è la Grotta del Bue Marino, la cui visita all'interno è facoltativa
(il costo del biglietto d'ingresso non è compreso nell'escursione in quanto è tariffa comunale).

Il rientro alla Marina di Orosei è previsto per le 17,45 circa .

ESCURSIONE

Trenino Verde Sud Sardegna

1° giorno
Arrivo a Cagliari, trasferimento in autopullman G.T in hotel sul litorale di Cagliari, sistemazione in hotel e pranzo. Nel pomeriggio, escursione in città, con visita alle torri di San Pancrazio, dell'Elefante e del Bastione di San Remy, da cui si può ammirare tutto il golfo di Cagliari. Proseguimento per il Museo Archeologico Nazionale, l'Anfiteatro Romano e la Basilica di Nostra Signora di Bonaria, rientro in hotel in serata, cena e pernottamento.

2° giorno
Colazione in hotel, escursione al sito nuragico di Barumini, con l'imponente altezza di metri 238, "Su Nuraxi" e l'espressione più significativa della civiltà megalitica sarda. Pranzo in ristorante, passeggiata nella Giara di Gesturi, altopiano calcareo, con possibilità di incontrare i piccoli cavallini selvatici. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

3° giorno
Colazione in hotel, escursione alla visita della antica città di Nora, fondata dai Fenici nel 800 a.c., durante il tragitto è possibile ammirare i numerosi esemplari di fenicotteri rosa, che popolano lo stagno di Santa Gilla. Rientro in hotel per il pranzo, nel pomeriggio partenza verso Quartu S. Elena, breve sosta per visitare un'antica casa campidanese "Sa dome farra", proseguimento per Maracalagonis, centro agricolo del basso campidano, cena tipica in una casa coloniale con esibizione del gruppo folk locale e degustazione di vini e dolciumi.

4° giorno
Colazione in hotel e partenza per Mandas, escursione col trenino verde percorrendo per circa 150 km la vecchia linea ferroviaria Mandas-Arbatax, pranzo in ristorante lungo il percorso, proseguimento in pullman per Tortolì, sistemazione in hotel cena e pernottamento.

5° giorno
Colazione in hotel, escursione a Su Cologone, pranzo in ristorante a monte Maccione, nel pomeriggio visita a Calagonone e alle sue studente spiagge (tempo permettendo escursione in battello alla grotta del bue marino, abitat naturale della "foca monaca", rientro in hotel, cena e pernottamento.

6° giorno
Colazione in hotel trasferimento per Cagliari in tempo utile per le operazioni di imbarco.



Trenino Verde
Sabato

Per gli amanti del trekking e della buona cucina tipica un escursione veramente Fantastica, col Trenino Verde, tra i Tacchi Calcarei, nell'Oasi Naturalistica, e Faunistica del Montarbu in Ogliastra.

Un modo del tutto nuovo e originale per scoprire le bellezze nascoste della Sardegna.

Ora Descrizione
7.00 Partenza da Orosei
9.00 Arrivo a Lanusei
9.08 Partenza in trenino dalla stazione di Lanusei
10.12 Arrivo alla fermata di Niala, accoglienza ed escursione guidata nell'oasi naturalistica di Montarbu
13.00 Pranzo tipico presso il punto di ristoro
"Su Ponti 'e Irtzioni"
15.00 Escursione ai tacchi calcarei
17.35 Rientro verso la stazione di partenza Lanusei
18.42 Arrivo a Lanusei
20.00 circa Arrivo a Orosei
MENÚ
Antipasto
Prosciutto, salame, olive
Primo
Gulurgionis e marraconis sci arrancaus
Secondo
Porcetto arrosto
Contorno
Insalata a pinzimonio
Formaggio pecorino e casu agedu
Dolci
Degustazione specialità sarde
Caffè e Digestivo
Abbard

giovedì 1 maggio 2008

ESCURSIONI

Trenino Verde
Martedì e Sabato

Partenza da Orosei alle 7.00 del mattino in Pullman destinazione Villagrande.
Alle 9.00 partenza a bordo del Trenino Verde per Sadali.
Circa due ore alla scoperta della linea ferroviaria più bella del mondo, in uno scenario mozzafiato, quasi sorvolando i Tacchi Calcarei, vi sembrerà di vivere una straordinaria avventura immersi in una natura incontaminata.
Arrivati a Sadali incontro con le guide, visita del paese e delle Grotte is Janas.
Pranzo tipico in ristorante.
Partenza in Trenino nel primo pomeriggio e arrivo a Villagrande.
Tardo pomereriggio rientro in Pullman ad Orosei

IL MONDO INCANTATO DI DON NANNI GUISO


Orosei sorge sulla piana del Cedrino ai piedi del monte Tuttavista, dando il nome all’omonimo golfo situato sulla costa centro-orientale della Sardegna. E’ facilmente raggiungibile tramite l’orientale sarda che la collega al porto Isola Bianca e all’aeroporto Costa Smeralda di Olbia. Il paese, che conta più di 6000 abitanti, conserva ancora molti aspetti affascinanti di architettura rurale, come ad esempio le vecchie case con rustici archi e sottopassaggi, o gli antichi palazzi nobiliari. L’economia, un tempo prevalentemente agricola, oggi è basata sul turismo, infatti, le strutture ricettive sono in grado di soddisfare le svariate esigenze di chi decide di scegliere Orosei come meta delle vacanze. Non mancano occasioni di svago e arricchimento culturale ed eno-gastronomico. Gli abitanti si distinguono per l’ospitalità e l’operosità. L’attività estrattiva, inoltre, ha portato il marmo di Orosei a difendere il marchio italiano nel mondo. A Orosei, nel centro storico, il museo degli antichi teatrini Palcoscenici in miniatura risalenti al ‘700. Don Nanni Guiso, ultimo nobile delle Baronie, ricordava sempre quel giorno che gli cambiò la vita. «Avevo dieci anni quando, ospiti dei miei, arrivarono alcuni aristocratici austriaci per una battuta di caccia in Sardegna. Mi portarono in dono un prezioso teatrino bianco e oro, di stile neoclassico, con le marionette di porcellana. Erano tutti i personaggi de Il Trovatore , vestiti con abiti sontuosi e biancheria raffinata. Quel giorno, per me, cominciò tutto…». Cominciò la passione del collezionista di palcoscenici lillipuziani che, fino alla morte avvenuta un anno fa, ha raccolto pazientemente i modellini teatrali - i più antichi risalgono al Settecento - scovati in giro per il mondo. Teatrini di legno dipinto, di gesso dorato, di carta incollata su cartone, di ebano intagliato, di ferro laccato. Una raccolta assolutamente unica in Italia (altrove ci sono musei del giocattolo, delle case di bambola, delle marionette, dei burattini), trentasette pezzi in mostra a Orosei, nel palazzo secentesco del Museo Nanni Guiso. Qui, nell’edificio (ristrutturato da Vittorio Gregotti) che fino agli inizi del Novecento ospitava la caserma dei Reali Carabinieri, c’è l’esposizione più fiabesca che un visitatore di musei possa immaginare. Tutto il mondo di don Nanni che, pur essendosi trasferito a Siena - dove aprì lo studio di notaio, si appassionò al restauro di opere d’arte e fu grande mecenate - non dimenticò mai il suo paese. Così, dopo aver donato i soldi per la ristrutturazione della chiesetta pisana di Santa Maria ‘e Mare che stava cadendo a pezzi, l’ultimo aristocratico di Orosei ha fatto un regalo più grande. «Voglio donare tutta la mia collezione - annunciò - perché nasca un museo diverso, di cultura e divertimento». Venne inaugurata nel 2000, la struttura che accoglie l’esposizione. Oltre ai teatri in miniatura, don Guiso donò al Comune i disegni della Scuola Romana (da Mafai a Scipione) e alcuni mobili e dipinti della scuola senese; la raccolta di libri antichi (dalle enciclopedie ottocentesche sulla flora sarda, alle prime edizioni dei romanzi di Grazia Deledda) compresa - pezzo preziosissimo - la Costituzione di Papa Sisto V, Contra sos chi esercitan s’Arte de s’Astrologia . Un testo unico al mondo, risalente al 1587, scritto in lingua sarda in un momento storico in cui la legge imponeva agli ecclesiastici l’uso del latino.Tra le sale più visitate quella dedicata ai costumi d’epoca e agli abiti da sera. Una delle tante fisse estetiche di don Nanni, che imparò ad amare fin da bambino le stoffe preziose e l’armonia dei colori. Negli Anni Trenta, la madre donna Concetta Guiso commissionava ai più grandi costumisti il disegno e la confezione degli abiti di Carnevale per i due figli (uno addirittura finì su Il mondo di Pannunzio, come esempio di gusto fascista); mentre la nonna, donna Antonietta Satta, si serviva dai sarti più affermati. L’intera collezione di alta sartoria sta all’ultimo piano del museo: ci sono i costumi del Carnevale dell’infanzia e l’abito della nonna, seta mauve e viola, passamaneria e fiocchi, moda dell’ultimo ventennio dell’Ottocento, quando sotto il corsetto andava il busto di stecche di balena. Ci sono tre splendidi modelli firmati dalle sorelle Callot, sarte russe con atelier a Parigi, regine dell’Haute Couture in epoca Liberty, che vestirono tra le altre anche l’imperatrice Sissi. E poi, accanto al mantello nero di Rudolf Nureyev - che la notte di San Silvestro del 1980, nella villa L’Apparita di Siena, fu ospite di don Nanni - ci sono gli abiti che il collezionista di Orosei si fece donare dalle sue amiche aristocratiche. C’è un Dior del 1955, piena epoca New Look, in chiffon rouille Horloges, con cinque gonne sovrapposte; uno splendido rosso Valentino; un Gigliola Curiel nero, crepe di seta e organza, e poi mises Capucci, Versace, Schubert, Patou. Una piccola stanza della moda, che ripercorre le evoluzioni del gusto e dell’estetica del vestire femminile fino ai giorni nostri.«I miei teatrini? Li ho voluti donare per i bambini: è a loro che dedico questa collezione», diceva don Nanni Guiso. Erano lo specchio della sua infanzia e poi dell’amore per l’opera e il melodramma. Ricordava sempre il giorno in cui gli amici del padre arrivati da Vienna gli regalarono il primo palcoscenico in miniatura, e raccontava del viaggio a Bruxelles - lui ragazzino, accompagnato dai genitori che assecondavano la sua passione - dove scoprì il Teatro di Toone, «atmosfera paesana, fumosa di pipe e sigari, i muri scrostati, le panche scavate dall’uso e malferme nella minuscola platea, e soprattutto la semplicità e i soli tre fili delle marionette». Cominciò così a cercare e raccogliere, durante i suoi viaggi, i teatrini più preziosi e particolari. Splendido quello veneziano, legno e gesso, risalente alla metà del Settecento, con le marionette in ferro di Pantalone e Colombina che si muovono grazie a un congegno a manovella. E prezioso è, tra tanti pezzi in esposizione, il Reale Teatro dei Poltroni , di fattura fiorentina, prima metà dell’Ottocento, che riproduce il sipario del Teatro Argentina di Roma, distrutto in un rogo, e una scena del Don Carlos di Verdi. C’è poi il teatrino, che arriva dalla Germania, con l’allestimento del salotto di Manon Lescaut: le poltrone dorate, gli argenti di Tiffany, le porcellane cinesi, la stufa in ceramica, le cornici intagliate a mano dagli artigiani della Bottega Bartolozzi e Maioli di Firenze, e il proscenio decorato con una preziosa guarnizione ottocentesca. Trentasette pezzi, alti tra i cinquanta centimetri e il metro, tutti da vedere per conoscere un’arte ormai dimenticata e un mondo - quello della piccola manifattura legata alla riproduzione in scala - che quasi non esiste più. Don Nanni Guiso ha inseguito per tutta la vita il suo mondo incantato e alla fine l’ha voluto raccontare.