lunedì 28 aprile 2008

FESTE E SAGRE AD OROSEI

Feste e Sagre

FESTA DI SANT' ANTONIO ABATE

E’ una delle feste in cui maggiormente si avverte una forte carica sociale e rituale. A partire dal mattino dell’Epifania gli abitanti del paese provvedono alla raccolta di legna che ammucchiano all’interno del vasto cortile di Sant'Antonio dove, accanto alla torre, è stato in precedenza piantato un alto palo di cipresso, su pirone. Il pomeriggio del 16 gennaio, vigilia della festa liturgica, l’imponente catasta di legna, col vertice sormontato da una grande croce d’arance, viene benedetta dal sacerdote preceduto dal simulacro del Santo e accesa in più punti. La folla che segue la cerimonia compie intorno al falò i tre giri rituali, mentre, sfidando le alte fiamme, un gruppo di ragazzi si avventura alla conquista delle arance della croce. Nel mentre, il comitato distribuisce vino, caffè e soprattutto i dolci tipici di questa festa: su pistiddhu e su pane nieddhu. Contemporaneamente si accendono nei rioni del paese altri falò di forma simile, ma di dimensioni più ridotte.
Dalla direzione del fumo si traevano auspici per l’annata agraria, mentre le ceneri venivano raccolte a scopo terapeutico contro le malattie addominali dei bambini.

Riti della Settimana Santa

Processione durante la Settimana Santa

I riti della Settimana Santa conservano ancora oggi elementi suggestivi che mettono ben in risalto la religiosità popolare, interprete, talvolta in maniera originale e autonoma, dei misteri principali della religione cattolica. Non è facile capire, da semplice spettatore, la complicata dialettica che si instaura tra le tre confraternite: insegne, simulacri, canti, posizione assunta nelle processioni non sono casuali, ma rispondono a un preciso cerimoniale tramandato a voce da secoli.
Le cerimonie più spettacolari si hanno in tre processioni, che prendono il nome da sos sepurcros, su brossoin, s’incontru e che si svolgono rispettivamente il giovedi, il venerdi e la mattina di pasqua.
La drammaticità degli avvenimenti raccontati viene sottolineata momento per momento dal canto melanconico dei gosos (specie di inni sacri in lingua sarda), eseguito dal coro dei confratelli, mentre la gioia per la resurrezione esplode, al momento de s’incontru, con le salve di fucile. Stessa funzione si coglie nell’abito tradizionale delle consorelle: gonna e corsetto neri in segno di lutto, e gonna marrone e corsetto in velluto verde e viola o cremisi in segno di festa.

Santa Lucia

Prende nome da una delle chiese rurali più cara alla tradizione degli oroseini, che viene celebrata due volte all’anno, il 13 dicembre e prima domenica dopo Pasqua. Si tratta di una festa campestre con canti e musica folk. Alla statua di Santa Lucia vengono offerti dolci tradizionali preparati per l'occasione e i cosiddetti “occhi di Santa Lucia", opercoli di una conchiglia utilizzati, soprattutto nel Nuorese, come amuleti.

FESTA DI SANT'ISIDORO

E una processione molto semplice che si fa il 15 maggio (o la domenica più prossima) in onore di Sant’Isidoro agricoltore, la cui statua si trova nella chiesa delle Grazie. Dalla mattina presto gli agricoltori, addobbano con ogni genere di fiori i loro carri, ai quali aggiogheranno i buoi, egualmente inghirlandati e aventi al collo una o più campanelline. Al centro del giogo non mancherà mai un mazzo di spighe, appositamente scelte e conservate dall’anno precedente. Verso le 10,30 i carri, carichi di ragazzi in costume tradizionale, convergono tutti nello spiazzo della chiesa delle Grazie da dove partirà la processione che, trasporta naturalmente il simulacro del santo.

FESTA DI SANTA MARIA E' MARE

Si celebra l’ultima domenica di maggio con una processione che parte dalla chiesa di San Giacomo. Arrivati al ponte sul Cedrino, dove attende un gran numero di curiosi, la statua della santa, il sacerdote, le confraternite prendono posto sulle barche infiorate del pescatori. Le barche, in testa quella della santa, si dispongono in lunga fila e, scivolando lungo il fiume, raggiungono la chiesetta presso la foce. Intanto il resto del corteo accompagna a piedi lungo l’argine le barche. Quella della santa per prima toccherà terra, salutata dal lungo applauso della folla.

FESTA DI SAN GIACOMO APOSTOLO

San Giacomo Apostolo, il patrono di Orosei, si festeggia il 25 luglio con una processione religiosa accompagnata da manifestazioni quali spettacoli folcloristici, giochi, fuochi d’artificio.

Sagra della Madonna del Rimedio
Balli durante la sagra della Madonna del Rimedio

E’ la festa più lunga (18 giorni); entro la cornice del celebre santuario mariano, sacro e profano si armonizzano perfettamente. Di essa parla Grazia Deledda nel più noto dei suoi romanzi, Canne al vento. Il venerdi della prima settimana di Settembre, un centinaio di famiglie si trasferiscono con le loro masserizie nelle cumbeassias accanto al santuariodove risiederanno per tutto il periodo delle due novene. Il giorno della festa, la seconda domenica di Settembre, l’animazione arriva al punto massimo:
all’ora di pranzo il gran numero di ospiti, riunito attorno a un tavolato, offre l’immagine di un unico animato banchetto disposto ad anello entro il recinto delle cumbessias. Numerose sono naturalmente le funzioni sacre, tutte annunciate dal rintocco della campana. Immancabili le manifestazioni civili improntate alla valorizzazione della tradizione locale.

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